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Un provvedimento che prevede una cifra irrisoria di 15 milioni di euro per l’intero Paese, contro i 150 milioni che il governo doveva investire secondo la prima stesura del provvedimento, oltre ad una altra serie di incentivi come il credito d’imposta, l’esonero contributivo e quanto altro richiesto in forma emendativa e non accolto.
Si tratta di briciole che mortificano l’intero comparto agricolo e soprattutto i nostri giovani imprenditori che sono in decrescita ma capaci e volenterosi, ed allo stesso tempo privi di strumenti idonei per continuare un mestiere che diventa sempre piรน difficile, burocratizzato e non sostenuto da un’idonea infrastruttura come il digitale.
La nostra agricoltura รจ legata alla territorialitร e per questo chiedevamo almeno la capacitร di definire i criteri per attribuire questi premi, purtroppo irrisori, su base regionale.
Invece il governo si mostra confuso perchรจ, mentre da un lato propone “l’autonomia differenziata”, dall’altro accentra la decisione a livello ministeriale. L’esecutivo non fa nulla di concreto per il ricambio generazionale in agricoltura.
Bastava poco e solo un po’ di buona volontร per dare al Paese un provvedimento migliore, ma abbiamo ricevuto l’ennesimo titolo senza contenuto e non lo possiamo accettare, per rispetto di tante donne ed uomini impegnati nel settore e che meritano un sostegno concreto e non di bandiera.
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